Composto di 10 brani, "Alla Deriva", ha richiesto oltre diciotto mesi di lavoro tra il 1986 e il 1987.
L'intenzione era quella di creare un equilibrato mix fra melodie latine e armonie ed arrangiamenti dalle evidenti influenze nordamericane. Si tratta pur sempre solo di musica leggera, ma, sia nei testi che nelle musiche, si è tentato di realizzare un prodotto commerciale ed impegnato al tempo stesso, evitando tanto le banalizzazioni - piuttosto mettendole alla berlina - quanto artificiosi sforzi per apparire originali ad ogni costo.
Il prodotto si proponeva di essere l'opera di un "cantautore", collocarsi cioè nella fascia di mercato propria della canzone d'autore, ma non di meno proporsi come momento di gradevole ascolto anche solo musicale, grazie al dosaggio fra melodie ed arrangiamenti.
Riccardo Cundari, compositore polistrumentista, ha curato gli arrangiamenti ed il mixaggio con una strumentazione essenziale, ma non certo esaustiva. Lo scarso ricorso a strumenti acustici è nato dall'esigenza di soddisfare l'intento musicale con mezzi che consentivano prevalentemente l'uso di strumentazione elettronica, di suoni digitali, etc. Alla realizzazione hanno comunque collaborato il saxofonista Aldo Russo e due coriste con esperienze liriche, Masha Carrera e Stefania Scolastici.
Riguardo ai contenuti, è prevalente una vena romantica: quattro brani (Non sei tu, Oceani, Senza te, Non dovrei) sono propriamente definibili "d'amore", ma non si scade mai nel sentimentalismo; ci sono quindi due brani (Giungla, Ma non è vero) dedicati alla vita nelle metropoli caotiche e apparentemente ciniche; un brano (Michelle) è una ninna nanna ad una bambina non ancora nata; un'altro ancora (Come un dio) è una riflessione introspettiva su come andando avanti negli anni si ha la sensazione di perdere la propria unicità; c'è una canzone (Spiagge greche) che si occupa della distratta attenzione che di solito viene rivolta a tematiche scottanti, nel caso l'Intifada palestinese; infine, il brano che dà il titolo all'album (Alla deriva) è un inno ad una vita vissuta con maggiore incoscienza ed una discreta dose di fatalismo.
Ho scritto i testi di tutti i brani, e la musica di alcuni. Riccardo Cundari ha composto tre canzoni ed è coautore della parte musicale di un'altra, ma ha dato un contributo fondamentale in tutti i brani, non solo curando gli arrangiamenti e in qualità di strumentista e corista, ma già in fase di composizione per quel che concerne l'accompagnamento armonico.Come un dio (Cundari - Giliberti)
Non sei tu (Cundari - Giliberti)
Giungla (Cundari - Giliberti)
Michelle (Giliberti)
Alla deriva (Giliberti)
Oceani (Giliberti)
Senza te (Giliberti)
Spiagge greche (Giliberti - Cundari - Giliberti)
Non dovrei (Giliberti)
Ma non è vero (Giliberti)